Fortuna Loffredo: la mamma Mimma faceva parte di un’organizzazione criminale

Guai giudiziari per Domenica Guardato, la mamma della piccola Fortuna  Loffredo (detta “Chicca”), la cui storia vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi nella nostra inchiesta.

La donna, 27 anni, quest’oggi è stata coinvolta nell’operazione dei Carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria e dei Comandi Provinciali di Napoli e Caserta, che ha portato all’arresto di 56 persone. Oggetto dell’indagine il cosiddetto “Napoli Group”, insieme di varie organizzazioni campane a cui sarebbe riconducibile ben il 90% degli Euro falsi nel mondo.

Le accuse nei loro confronti sono di associazione per delinquere, falsificazione di monete, svendita e introduzione nello Stato di monete falsificate, falsificazione di valori di bollo e contraffazione di altri pubblici sigilli.

Domenica “Mimma” Guardato non risulta tra le persone arrestate, ma nei suoi confronti è stato emesso un ordine di divieto di dimora. Mimma, in sostanza, ha 6 ore di tempo per raccogliere le sue cose e andare via da Caivano, ossia da quel palazzo maledetto dal quale, lo scorso 24 giugno, la sua Chicca è misteriosamente precipitata perdendo la vita.

Secondo gli inquirenti Domenica acquistava ingenti quantità di denaro falso da Giuseppe Manzo, un altro abitante di Parco Verde a Caivano, e le rivendeva ad acquirenti abituali che le spendevano in negozi e supermercati.

Seppur non direttamente collegata all’inchiesta per omicidio della piccola Fortuna Loffredo, questa vicenda getta un’ulteriore ombra sullo scenario all’interno del quale si è consumata la breve vita di questa bambina, vittima di abusi e di un mondo di “grandi” che, probabilmente, non hanno saputo proteggerla.