Francesca Moretti, l’omicidio al cianuro. L’indennizzo per Daniela Stuto

Daniela Stuto tribunaleLa Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione bocciò la richiesta di risarcimento di circa 500.000 euro – per ingiusta detenzione – presentata dai legali di Daniela Stuto, la studentessa siciliana accusata di aver ucciso a Roma, il 22 febbraio 2000, l’amica Francesca Moretti con una dose di cianuro sciolta nella minestrina.

Daniela Stuto era stata arrestata, processata e poi assolta nel corso di un processo che suscitò molto scalpore e al termine del quale fu scagionata con sentenza definitiva per non aver commesso il fatto. Errore giudiziario, dunque.

Ammonterà, invece, a un decimo della richiesta – precisamente, 52.000 euro circa – il risarcimento che Daniela Stuto riceverà. Un “indennizzo non congruo” secondo i legali della ragazza siciliana, “considerate le conseguenze dannose per la studentessa” che – sempre secondo i suoi legali – subì forti danni alla salute.

Danni morali e personali, considerato anche il ritardo che subì l’iter universitario di Daniela Stuto.

FRANCESCA MORETTI, L’OMICIDIO AL CIANURO