OTTOBRE 2010: processo Raniero Brusco, i risultati della perizia collegiale

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di Valentina Magrin

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1 OTTOBRE 1010: Vengono illustrati i risultati della perizia collegiale fatta da Luciano Garofano, Marco Pizzamiglio e Vincenzo Pascali. Le analisi sono state compiute su uno sbaffo di sangue trovato all’interno della porta e su una piccolissima traccia di sangue trovata all’esterno della porta, il cui Dna è stato comparato con quello di diverse persone coinvolte nella vicenda: “Avendo confrontato il materiale genetico con quello delle 29 persone delle quali è stato prelevato il Dna, è emersa la presenza di sangue della vittima e di sangue maschile. Dai dati si esclude la compatibilità con alcune delle persone analizzate, ad eccezione di Busco. Noi non siamo in grado di dire che l’imputato era lì in quella stanza, ma non siamo neanche in grado di escluderlo”. E sempre a proposito di Busco afferma Luciano Garofano: “L’ipotesi accusatoria è maggiore dell’ipotesi difensiva. Questa è la percentuale statistica che si può dare; soprattutto se coniughiamo il risultato delle tracce di sangue sulla porta con il risultato delle analisi compiute sul corpetto e sul reggiseno che indossava Simonetta il giorno in cui fu uccisa e sui quali c’erano tracce di saliva contenenti Dna riconducibile a Busco”.

processo busco 1620 OTTOBRE 2010: Salvatore Volponi è in grado di rendere testimonianza: ecco quanto ha stabilito la perizia neuropsichiatrica fatta dal professor Piero Rocchini. Volponi sarà quindi ascoltato il prossimo 12 novembre.

7 OTTOBRE 2010: E’ il giorno dei consulenti della difesa. Emilio Nuzzolese, esperto di odontologia, sostiene che il ‘morso’ sul seno di Simonetta potrebbe in realtà essere stato provocato da un fermacapelli rotto trovato nella stanza del delitto. Il medico legale Giancarlo Umano Ronchi aggiunge che potrebbe anche trattarsi di un’ombra nella foto e comunque non è possibile verificare la contestualità del ‘morso’ con l’omicidio. Umano Ronchi ha inoltre fatto presente che, vista l’epoca a cui risalgono i fatti, sono stati fatti degli ‘errori’ nei primi rilievi (ad esempio il mancato rilievo della temperatura del cadavere) tali per cui oggi è impossibile dare delle risposte certe circa l’ora della morte.

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GIALLO DI VIA POMA: LA CRONOLOGIA DEL PROCESSO A RANIERO BUSCO