Sarah Scazzi: la testimonianza della moglie del fioraio di Avetrana

 

scazzidi Valentina Magrin

Si è da poco conclusa la sedicesima udienza del processo per la morte di Sarah Scazzi. Quest’oggi, alla Corte d’Assise di Taranto, si è tornati a parlare del “misterioso” sogno del fioraio di Avetrana, Giovanni Buccolieri: l’uomo, nell’aprile 2011, aveva raccontato agli inquirenti che il giorno della scomparsa di Sarah (26 agosto 2010) aveva visto la ragazzina mentre veniva tirata per i capelli e trascinata in macchina da Cosima Serrano (imputata per concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e occultamento di cadavere).

A bordo dell’auto, secondo Buccolieri, ci sarebbe stata anche un’altra persona di corporatura robusta, che logicamente fa pensare a Sabrina Misseri (imputata insieme alla madre). Il fioraio, però, due giorni dopo la sua deposizione aveva ritrattato, dicendo che si era trattato solo di un sogno. Tuttavia gli inquirenti non gli avevano creduto.

Questa mattina c’era grande attesa per la testimonianza di Vanessa Cerra, la commessa che lavorava nel negozio di Buccolieri e che lo aveva convinto a raccontare quello che aveva visto/sognato. La sua deposizione è però slittata. È stata invece ascoltata Giuseppina Scredo, la moglie del fioraio: «Dopo l’arresto di Michele Misseri mio marito mi disse che era sconvolto per un sogno che aveva fatto. Raccontò che aveva sognato Sarah che camminava per strada e Cosima la rincorreva con la macchina dicendole: sali in macchina, sali in macchina».

La Scredo, dunque, crede alla versione del marito: « Era turbato perché diversi clienti avevano detto di aver sognato Sarah e lui si era fatto suggestionare», e aggiunge: «Mio marito era turbato proprio per la presenza nel sogno di Cosima, che conosceva, e sapeva che stavano emergendo elementi a carico della donna». Proprio questo particolare, però, le è stato contestato dal Pm, che le ha fatto notare che le voci dei sospetti su Cosima erano iniziati parecchi mesi dopo, nel febbraio del 2011. Ma la Scredo è sicura: «Se non si fosse trattato di un sogno Giovanni me lo avrebbe detto lo stesso giorno. Gli dissi: fai chiarezza nella tua mente, ma lui mi ripeteva che era solo un sogno. Lui comunque non sognava quasi mai». Anche Marco Buccolieri, fratellastro di Giovanni, ha confermato la teoria del sogno e ha aggiunto che teatro di questa visione sarebbe stata via Deledda, proprio dove abita la famiglia Misseri.

La prossima udienza è stata fissata per il 5 giugno. In quell’occasione verrà chiamata a testimoniare, tra gli altri, la dottoressa Roberta Bruzzone, la criminologa che per un periodo era stata consulente della difesa di Michele Misseri e che da quest’ultimo era stata accusata – insieme all’avvocato Daniele Galoppa – di avergli fatto pressioni affinché accusasse dell’omicidio la figlia Sabrina Misseri.