Sulle tracce di Pasqualino Porfidia: ritrovati altri resti vicino all’abitazione del bambino scomparso da Marcianise

pasqualino porfidiadi Simone Rinaldi

5 giugno 2014

Mercoledì 4 giugno, a distanza di una settimana dal ritrovamento di frammenti di ossa e di tessuto, i carabinieri di Marcianise (CE) sono tornati sulle tracce di Pasqualino Porfidia. Le ricerche si sono concentrate sempre nella stessa zona, quella distante circa 20 metri dall’abitazione del piccolo scomparso il 7 maggio 1990 dal quartiere di san Giuliano.

La Procura di Santa Maria Capua Vetere, dopo aver deciso di riaprire le indagini, ha sottoposto a sequestro lo stabile dove la settimana scorsa sono stati ritrovati quei misteriosi ed inquietanti reperti, ora sottoposti ad analisi. Non saranno, però, gli unici a dover essere analizzati per poterne individuare la natura: nel corso delle nuove ricerche, sempre grazie all’aiuto di un cane molecolare e di georadar, ancora in quel campo vicino al palazzo sequestrato sono stati rinvenuti altri pezzetti di ossa e un paio di sandali. Questi ultimi, tuttavia, non sono stati riconosciuti dai familiari di Pasqualino, e dunque non sembrerebbero appartenere al bambino.

Il palazzo sottoposto a sequestro, parecchio malandato, pare essere appartenuto ad un uomo molto conosciuto nella zona, morto una decina di anni fa. Sembrerebbe, inoltre, che fino a qualche tempo fa fosse abitato da alcuni extracomunitari, e successivamente evacuato. Il magistrato che segue il caso ha fatto sapere che le indagini si stanno ora muovendo su due fronti: uno è quello delle ricerche dei resti del piccolo Pasqualino, l’altro è quello che cerca di individuare chi abbia potuto far del male a quel bambino di soli 8 anni.

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