di Valentina Magrin direzione@calasandra.it
Continuano le ricerche di Roberta Ragusa, la bella 45enne scomparsa nella notte tra il 13 e il 14 gennaio dalla sua casa di Gello di San Giuliano Terme (Pisa). Questa volta, però, ci si concentrerà su una pista, la più atroce ma anche la più probabile, visti tutti i mesi trascorsi senza avere notizie. La prossima settimana (forse già martedì), infatti, i carabinieri setacceranno un raggio di 15 chilometri dall’abitazione di Roberta alla ricerca del suo corpo.
Un centinaio di militari, con unità cinofile e specialisti nelle ricerche speleologiche (e forse anche subacquee), si divideranno in piccoli gruppi e cercheranno la donna nei terreni incolti e coltivati, ma soprattutto negli anfratti, nelle grotte naturali e lungo i corsi d’acqua della zona. Nel frattempo, l’unico indagato resta il marito di Roberta, Antonio Logli: a suo carico ci sono molti sospetti ma nessun elemento schiacciante. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno interrogato suo fratello Giovanni e sua cognata, allo scopo di chiarire com’erano i rapporti tra lui e Roberta. Sono stati anche analizzati i computer di famiglia ma, a quanto pare, non è emerso alcun dato utile alle indagini.
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