Luca Orioli e Marirosa Andreotta, i fidanzatini di Policoro

Andreotta OrioliPolicoro (Matera), 23 marzo 1988.

La sera del 23 marzo 1988 i due giovani fidanzati Luca Orioli e Marirosa Andreotta furono trovati privi di vita nella casa della famiglia di lei a Policoro, una città sulla costa ionica in provincia di Matera. Quel pomeriggio Marirosa Andreotta era tornata da Napoli, dove era iscritta alla Facoltà universitaria di Architettura mentre Luca Orioli, che studiava Giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano, era rientrato da qualche giorno a Policoro per festeggiare l’onomastico del padre Pino.

Antonia Giannotti, la madre di Marirosa Andreotta, la sera del 23 marzo 1988, intorno a mezzanotte è rientrata in casa e in fondo al corridoio ha visto la luce provenire dalla porta aperta del bagno. Quando è arrivata di fronte alla porta, ha visto sul pavimento il corpo disteso di Luca Orioli, mentre il cadavere della figlia galleggiava nella vasca piena di acqua.

 

 

 

Olimpia Fuina, la madre di Luca Orioli, ha ricordato che quando arrivò a casa Andreotta, dove c’era già molta gente, riuscì a scorgere dalla porta semi-aperta la gamba del figlio che giaceva per terra.

Secondo il medico legale, i due giovani erano stati folgorati da una scarica elettrica. I corpi dei fidanzatini di Policoro, però, presentavano segni evidenti di colluttazione e non i segni tipici della morte per folgorazione.

Nicola Piccenna, redattore del periodico “Il Resto” di Matera, ha sottolineato come, all’epoca, vi fu una “non volontà di analizzare i cadaveri”.