Omicidio Cristofaro Oliva: c’è un terzo indagato

cristofaro oliva

di Valentina Magrin direzione@calasandra.it

1 febbraio 2011

C’è un terzo indagato per l’omicidio del giovane napoletano Cristofaro Oliva, scomparso il 17 novembre 2009: è un ventenne (ha compiuto gli anni lo scorso 30 gennaio), è napoletano e da qualche tempo lavora a Milano come cameriere. Ma soprattutto, come gli altri due indagati Fabio Furlan e Karim Sadek, era un amico di Cristofaro. Non si sa il suo nome, ma è già stato interrogato tre volte, il 16, il 20 e il 26 gennaio. Al contrario di Fabio e Karim, però, è ancora a piede libero. A chiamarlo in causa è stato Karim, che durante la sua deposizione ha dichiarato di aver appreso da questo ragazzo che Fabio “aveva scavato una buca” per seppellire Cristofaro. Il terzo indagato nega ogni accusa e sostiene che quella fatta a Karim era solo un’ipotesi “che nasceva dal ricordo di quanto dettomi più volte in anni passati da Furlan a proposito della villa di famiglia a Mondragone. Fabio mi diceva che nei pressi scorreva un fiume da sempre usato dai Casalesi per occultare i cadaveri. ‘Qua è pieno di cadaveri’ diceva”.

Anche Karim Sadek continua a professarsi innocente e punta il dito contro Fabio Furlan, che è l’unico che finora si è rifiutato di rispondere agli interrogatori. Karim ha dichiarato che Fabio aveva letto sull’agendina di Oliva che questi voleva ucciderlo e aveva reagito dicendo: “Non lo faccio arrivare al viaggio in Brasile” (Cristofaro aveva in programma di lì a poco un viaggio col padre in Sud America). Sui motivi alla base dei dissapori tra i due amici, che solo pochi mesi prima erano stati in vacanza insieme, ci sarebbero affari di droga e di ragazze.

Intanto però il cadavere di Cristofaro Oliva non è ancora stato trovato. Forse quando Fabio Furlan si deciderà a parlare e a dire quello che sa o quello che ha fatto molti dubbi si chiariranno.

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