I 15 omicidi col movente più assurdo – prima parte

Anche gli omicidi possono essere assurdi, per movente. Molti di voi non ci crederanno, immaginando moventi necessariamente profondi, significativi, credibili, contorti, per una roba come questa. E invece no. Di assurdi ce ne sono. Ah, se ce ne sono! Ecco qui una carrellata che noi di CN abbiamo selezionato per voi, per rallegrarvi nelle calde giornate estive: i 15 moventi più strani. E poi non dite che non vi pensiamo.

Ti ho detto che la pasta è mia. Due extracomunitari in una baracca. La scena si svolge a Roma. Siamo tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009. Nasce una lite, l’oggetto è un pregiatissimo piatto di pasta e fagioli. Uno dei due si adira un po’ troppo, tira un pugno all’altro e lo ammazza. Risulta che dopo gli sia passata la fame.

Certa gente non restituisce mai niente. Ecco il movente che secondo noi vince l’Oscar. Alla domanda della Mobile: perché l’hai ucciso? La celebre risposta fu: “eh, non voleva ridarmi il trapano”. Succede a Roma, alla Borghesiana, anni fa. Geniale.

Se non c’ero io! Un tossico uccide un altro tossico. Lo interrogano. Perché l’hai fatto? “Perché non mi ridava 10 euro che gli avevo prestato”. Che già sarebbe da record. Ma il meglio viene dopo, quando aggiunge: “però se non c’ero io che lo soccorrevo!” I poliziotti se lo riguardano: “ma se è morto…!”. E lui, calmo: “eh, ma se non c’ero io che lo soccorrevo!”. Che je voi dì?

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Ma proprio 80.000 lire. Bologna, molti anni fa. Solita estate bollente come un forno di pizzeria. Un ragazzo entra in una lavanderia (una lavanderia!) e dice alla cassiera: “questa è una rapina, mi dia 80.000 lire”. Così, senza nemmeno un coltello in mano. Lei urla. Poi apre la cassa e nervosamente gli mette in mano tutti i soldi. Lui conta e restituisce l’eccedenza. “Bastano 80.000 lire”. Prende e se ne va. Lei urla di nuovo. Siamo senza parole.

La capra che uccide. Nella categoria “delitti assurdi” non può mancare la donna di 59 anni uccisa perché la sua capra è finita nel giardino sbagliato, quello del vicino che, si sa, è sempre più verde (e possibilmente privo di capre che se lo brucano). Così, per un quadrupede ondivago, la signora Pierina viene ammazzata dal signor Valindo. Ovviamente i due litigavano da tempo. Meno ovviamente, non succede in Barbagia nel 1956 ma a Livo, in quel di Como, cinque anni fa.

E’ stata l’anguria. Sassari, estate 2013. I giudici dicono che è stata lei ad accoltellare il marito allo stomaco ed ucciderlo. Lei dice che stava andando a prendere l’anguria, che l’amava tanto e che in quel momento era caduto il cellulare a terra al marito. Così, s’era piegata per riprenderglielo con tanta gentilezza, mentre lui proprio in quel momento esatto non trovava niente di meglio che inciampare e finire bello bello sul coltello, per cm 10. I giudici dicono che lei gli controllava il telefono, che lui dormiva sul divano e litigavano un giorno sì e l’altro pure. Poi dicono anche che però voleva solo ferirlo e le danno otto anni. A lei, non all’anguria.

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E il mio motorino? Un ragazzino porta a riparare il suo motorino. E fin qui. Il garagista gli dice che sarà pronto per giovedì. Giovedì non è pronto. Lite. Il ragazzino accoppa il garagista. Essere uccisi per una marmitta ci mancava. Finire in galera per una marmitta è da idioti. Succede a Palermo, una quindicina d’anni fa.

di Fabio Sanvitale

(fine parte 1 di 2)