Le prove che hanno incastrato Guglielmo Gatti

guglielmo gatti

di Valentina Magrin

– La testimonianza di un ragazzo di 14 anni, che il 1 agosto, due giorni dopo la scomparsa dei Donegani, verso le 15,30 si trova in macchina col padre sul passo del Vivione, vicino al luogo del ritrovamento dei corpi. Improvvisamente una macchina Fiat Punto blu taglia loro la strada, rischiando un incidente frontale. Nei giorni successivi il testimone riconosce in Guglielmo Gatti proprio il conducente di quella vettura. L’orario di questo avvistamento spiega anche il perché di quel biglietto lasciato dal Gatti sulla soglia di casa sua con scritto: “TORNO ALLE 17”

– La testimonianza Cristina Cominelli, proprietaria dell’hotel Il Giardino di Breno, in Val Camonica, che ricorda l’arrivo di Guglielmo Gatti nel suo hotel verso le 3 di notte tra il 31 luglio e il 1 agosto. Gatti pernotta lì. Su di lui dice la Cominelli: “’Quando l’abbiamo accolto c’e’ sembrato davvero molto stanco, ma assolutamente non sconvolto”, e ancora: “Mi e’ sembrato una persona normalissima. Anche se era molto tardi ci siamo comportati come il nostro lavoro impone e l’abbiamo accolto perche’ bisognoso di riposare”.

– Le tracce trovate nel garage di Guglielmo Gatti, trasformato in un mattatoio per sezionare i corpi dei coniugi Donegani. Sempre all’interno del garage, in una bacinella ci sono tracce di sangue che appartengono inequivocabilmente alle vittime.

– Le tracce di sangue appartenente alle vittime nelle cesoie utilizzate per la mattanza

–  La testimonianza di una vicina  di casa di Gatti, che sostiene di aver sentito, alle 2,40 della notte tra il 30 e il 31 luglio, dei rumori provenienti dalla villetta, come di corpi trascinati per terra

– Il rinvenimento, nel bagagliaio dell’auto di Gatti, di tracce riconducibili alla zia, Luisa De Leo.

– Il rinvenimento di tracce di sangue su un paio di scarpe di Guglielmo Gatti

– Il rinvenimento di tracce di sangue sia sulle scale che portano all’appartamento di Gatti sia all’interno dell’appartamento stesso.

 

GUGLIELMO GATTI: OMICIDIO DEI CONIUGI DONEGANI