Chi abita nelle “case degli orrori”?

Questo è un viaggio tra le mura di quelle case che sono state teatro di delitti e violenze, e protagoniste di quel macabro turismo dell’orrore che ha attirato flussi di curiosi nei loro paraggi. È un viaggio per scoprire che cosa è accaduto a quegli immobili, entrati così prepotentemente nella cronaca nera. Via Poma, Novi Ligure, Erba, Garlasco, Cogne, la villa del Circeo. Disabitate, sottosequestro, vendute: qual è il destino di queste mura?
Ma partiamo da lontano, dall’Austria.

AmstettenLa casa degli orrori di Amstetten, dove Josef Fritzl ha tenuto segregata per 24 anni sua figlia Elisabeth costringendola all’incesto e procreano con lei sette volte, sarà definitivamente demolita nella primavera 2011, secondo quanto riferito di recente dalla stampa austriaca. La casa, simbolo di un fatto di cronaca tra i più agghiaccianti della storia dell’Austria, verrà abbattuta appena i periti incaricati confermeranno che non esiste il pericolo di danneggiare le case vicine alla casa-prigione di Josef Fritzl. Si è inoltre saputo che sono già state stabilite tutte le misure di precauzione affinché durante la demolizione curiosi e mitomani non scattino fotografie dell’interno della casa.

 

CogneLo chalet in legno e pietra di Montroz di Cogne, teatro del delitto del piccolo Samuele Lorenzi il 30 gennaio 2002, è ancora sotto sequestro. Ciò non impedisce l’arrivo dei curiosi nelle sue vicinanze: un pellegrinaggio che continua da anni.

 

 

ParmaA Parma, la casa dove il 4 agosto 1989 Ferdinando Carretta uccise a colpi di pistola il padre Giuseppe, la madre Marta e il fratello Nicola, è tornata di proprietà di Ferdinando Carretta dal 14 ottobre 2008, ma lui non è tornato a viverci. L’immobile è in affitto a una famiglia, lui riscuote gli affitti e forse in futuro la venderà.

 

 

GarlascoLa villa dove il 13 agosto 2007 fu uccisa Chiara Poggi è rimasta sequestrata per 8  mesi. Il 16 aprile 2008, 255 giorni dopo il delitto della giovane Poggi, la sua famiglia (i genitori e il fratello) è tornata a vivere là.

 

 

Via Poma - RomaL’appartamento di via Poma, a Roma, dove il 7 agosto 1990 fu uccisa Simonetta Cesaroni con 29 coltellate, oggi è uno studio notarile. Imputato di omicidio volontario è il fidanzato dell’epoca di Simonetta Cesaroni: Raniero Busco.

 

 

Novi LigureLa  villetta a due piani di Novi Ligure, dove si consumò un atroce e assurdo delitto: i due fidanzatini minorenni, Erika e Omar, uccisero la madre di Erika –  Susy Cassini (42 anni) – e il fratello Gianluca (11 anni). Dopo il dissequestro della villa, è tornato a viverci l’ingegnere Francesco De Nardo, padre di Erika. La figlia sta scontando 16 anni di carcere (Omar ne sta scontando 14).

 

ErbaL’appartamento di Erba, in provincia di Como, dove vivevano i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per omicidio plurimo, è stata venduta all’asta dopo due precedenti tentativi andati deserti. Erba - Primo piano

Mentre la casa al piano di sopra, il teatro della strage di quell’11 dicembre 2006 in cui vivevano e furono uccisi Raffaella Castagna, suo figlio Youssef, la madre della donna, Paola Galli, e una loro vicina, Valeria Cherubini, potrebbe essere ceduta a qualche associazione di volontariato. Ma soltanto dopo il suo dissequestro.

 

La villa del Circeo – scenario dello spietato massacro del 29 settembre 1975 nei confronti di Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, all’epoca rispettivamente di 17 e 19 anni, per mano di Giovanni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira – era di proprietà della famiglia Ghira e dopo il dissequestro rimase a lungo sfitta e disabitata fino a essere venduta, intorno al 2004, a nuovi proprietari, di cui nessuno conosce l’identità. La villa si trova a Punta Rossa, sul promontorio del Circeo, nel comune di San Felice.