Elena Ceste: cos’è successo a ottobre? Tutti gli spostamenti del marito la mattina della scomparsa

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di Simone Rinaldi (per contatti clicca QUI)

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4 aprile 2014

«Qualcuno vuole infangarmi, gente cattiva che mi ha chiamato al cellulare. Vecchie conoscenze». Con queste parole, in lacrime e profondamente angosciata, Elena Ceste comunicava telefonicamente a un suo amico tutto lo sconforto in cui si trovava qualche mese fa. Siamo nella prima metà di ottobre dello scorso anno.

Questa nuova testimonianza, dunque, si va ad aggiungere a quella fornita dal parroco di Costigliole d’Asti, don Roberto, e a quello della vicina di casa di Elena, la sua maestra d’uncinetto. Tutte dicono la stessa cosa: qualcosa, qualcuno preoccupava seriamente la casalinga 37enne madre di quattro figli. Ma di cosa aveva timore Elena? A suo dire, un video compromettente stava girando sul web. Ma i RIS, che hanno analizzato il suo computer, non ne hanno trovato traccia. Tuttavia sono in corso ulteriori accertamenti. Qualcosa, comunque, in quel mese dev’essere successo. Resta agli inquirenti il compito di scoprirlo.

Chi poteva far del male a questa donna tutta dedita alla famiglia, estremamente riservata? Nella sua abitazione di Santa Margherita Elena manca ormai da più di due mesi. Le ricerche continuano, anche nel vicino fiume Tanaro, ma senza esito. Proseguono anche le indagini, la Procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. La verità, però, sembra essere ancora lontana.

Nel frattempo, Michele Buoninconti, il marito di Elena, si è detto profondamente frustrato e ha espresso con rabbia le sue perplessità sia sugli esiti infecondi delle indagini sia sui dubbi che il maresciallo dei carabinieri del luogo nutre sul suo conto. E mentre l’uomo si sta dedicando completamente ai suoi figli, sia la sorella sia tutti gli abitanti di Angri, suo paese d’origine, lo difendono a spada tratta da ogni sua responsabilità nella scomparsa della moglie. «Michele ed Elena erano una cosa sola. Lui non avrebbe mai potuto farle del male. Lei poi mi è sempre sembrata tranquilla, mai preoccupata». Così parla la sorella di Buoninconti ai microfoni di “Chi l’ha visto?”. A queste parole fanno eco quelle dei cittadini di Angri: «Michele è sempre stato un uomo tutto casa e lavoro, una persona seria e un gran lavoratore fin da piccolo. Non c’entra nulla con la scomparsa della moglie». Sulle sorti di Elena, le voci nel paese di Angri sono le più varie. C’è chi crede abbia perso la testa e sia fuggita volontariamente, forse con qualcuno, chi invece sostiene che sia stata rapita e non possa tornare. Anche gli abitanti di Angri, però, descrivono Elena come una donna molto riservata che, nei tre anni – dal 1999 al 2002 – in cui ha vissuto lì con Michele prima di trasferirsi al Nord, si vedeva raramente in giro.

In tutta questa strana vicenda restano cruciali quei pochi minuti in cui si perdono le tracce di Elena Ceste. Era il 24 gennaio scorso. Secondo la ricostruzione, supportata anche dalle telecamere del palazzo comunale del paese, fatta di “Chi l’ha visto?” che si è da subito occupato del caso, sarebbero circa 33 i minuti bui di questa storia. Ripercorriamoli assieme.

08:10 – Michele esce di casa per accompagnare i figli a scuola a Costigliole d’Asti.
08:15 – Una vicina, mentre era al volante, vede Elena nel cortile della sua abitazione.
08:18 – Michele arriva nel piazzale davanti alla scuola e fa scendere i tre figli più grandi.
08:20 – Michele parcheggia la sua auto in via Roma ed accompagna la figlia più piccola all’asilo.
08:26 – Michele esce dall’asilo e si avvia verso l’auto. 
08:30 – Michele transita davanti al comune.
08:33 – Michele si ferma presso un ufficio comunale a chiedere delle informazioni.
08:38 – Michele  ripercorre via Roma al contrario, questa volta per uscire dal paese.
08:40 – Michele accosta la macchina e si ferma a guardare gli orari di apertura dello studio medico.
08:47 – Michele arriva a casa e apre il cancello.
08:48 – Dopo aver parcheggiato l’auto, Michele nota il maglione e le pantofole della moglie nel cortile di casa. Poi fa un giro attorno all’abitazione, cerca Elena anche dentro casa, ma la moglie non c’è.
08:52 – Michele telefona a Marilena, sua vicina di casa, per avere notizie su Elena.

A proposito dell’ultimo orario, dobbiamo rettificare quanto precedentemente riportato, ossia le 08:40 come orario in cui Michele si sarebbe messo in contatto con la vicina. Infatti, la telefonata è da datare dodici minuti dopo, appunto alle 08:52, come riporta la trasmissione di Rai Tre secondo informazioni in suo possesso. 
Ma se Michele è innocente, allora qualcun altro ha fatto del male a Elena? Oppure la donna si è allontanata volontariamente, approfittando dell’assenza del marito? Sulle eventuali responsabilità di Buoninconti così come sulle sorti della Ceste saranno gli inquirenti a riferire. Intanto resta il dubbio, legittimo e fino a prova contraria.

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