Sarah Scazzi: l’arringa di Franco Coppi, il legale di Sabrina Misseri

coppidi Erika Crispo direzione@calasandra.it

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28 marzo 2013

Chi ha ucciso Sarah Scazzi? C’è un solo colpevole: Michele Misseri. Gira tutta intorno a lui l’arringa di Franco Coppi, l’avvocato di Sabrina Misseri. “L’assassino di Sarah è in quest’aula. Ma non è Sabrina” ha dichiarato ieri davanti alla Corte. “Un uomo solo – lo ha definito il legale – una vita di fatica, di stanchezza, di aridità, ma anche un uomo capace di violenza, di approcci sessuali. Non è succube delle due ‘megere’ di casa. E’ un uomo che da piccolo ha subito violenze, brutalità, da quello che abbiamo capito, e non ne ha voluto parlare. E’ questo l’uomo che il 26 agosto, preso da raptus, ha causato la morte di Sarah Scazzi”. Un raptus quindi, un momento di follia seguito a un approccio sessuale che Sarah avrebbe rifiutato. E’ la versione della difesa che indica zio Michele come unico responsabile dell’omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa nell’estate del 2010. D’altronde, ha ricordato Coppi, “è lo stesso Misseri ad aver confessato più volte”.

Secondo l’avvocato, inoltre, nei confronti del contadino pugliese la procura ha esercitato una lunga opera di persuasione con l’ausilio dell’ex difensore di Misseri, Daniele Galoppa, e dell’allora consulente, la criminologa Roberta Bruzzone. Coppi ha criticato il castello accusatorio: “Non si nega che Sabrina fosse invaghita di Ivano, ma da qui a considerare la cugina appena quindicenne una rivale ne passa. Il presunto movente della gelosia è risibile e la Procura è stata folgorata sin dall’inizio delle indagini da un pregiudizio nei confronti di Sabrina, che invece ha sempre avuto un atteggiamento protettivo nei confronti di Sarah sino al giorno della morte della poveretta”.

E ha concluso chiedendo l’assoluzione da tutte le accuse, rivolgendosi direttamente alla giuria: “Vi affido con fiducia la sorte di Sabrina” senza subordinate o richiesta di attenuanti generiche, “convinto che lei sia innocente e che Michele Misseri sia l’assassino”.

Il processo è stato aggiornato al 9 aprile quando toccherà all’avvocato Nicola Marseglia, anche lui difensore di Sabrina, concludere l’arringa interrotta lunedì scorso quando Coppi aveva invitato la Corte a valutare un’eventuale astensione dal processo dopo la diffusione del “fuori onda” del 19 marzo dei giudici togati. Ma la richiesta di astensione del presidente della Corte di Assise, Cesarina Trunfio, e del giudice a latere, Fulvia Misserini, è stata rigettata dal presidente del Tribunale di Taranto Antonio Morelli. Secondo lui infatti nel breve dialogo, registrato “ad insaputa dei suoi protagonisti”, i due giudicanti non hanno “manifestato un convincimento o espresso un’opinione che ne incrini la serenità e l’imparzialità del giudizio”.

L’ultima udienza è fissata il 15 aprile per eventuali repliche e l’inizio della camera di consiglio. Alla sentenza, ormai, manca veramente poco.

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