Archivi di CN: le donne che sposano i serial killer

Ce ne sono, ce ne sono. Incredibile, ma ce ne sono. Donne che fanno di tutto per sposare assassini conclamati, processati e condannati. Uomini che hanno assassinato e stuprato donne, con furia e orrore. Sembra un controsenso e lo è: ma esiste, nell’infinita e sconcertante gamma di atteggiamenti dell’essere umano, che ormai non ci sorprende più. La donna che vedete nella foto decide di sposare Mr. Ted Bundy, uno dei peggiori assassini seriali di sempre: autore di oltre 30 omicidi e violenze, tutti a carico di vittime femminili. Fino al massacro finale della Chi Omega. Lei si chiama Carol Ann Boone  e dal 1980 al 1986 è la signora Bundy, con cui fa un figlio mentre è in carcere. Carol e Ted si conoscono dal 1974, ma è dal 1977 che lui comincia a tampinarla dalla galera, fino a che lei si trasforma nella sua “groupie” numero uno. Gli spedisce pacchi, si trasferisce per stargli vicino, perfettamente convinta della sua innocenza. Fino a quando le loro visite vengono impedite dalle autorità. Al figlio che Carol ha avuto dal precedente matrimonio Ted confessa, il giorno prima di andare sulla sedia elettrica, di essere colpevole. Chissà se la madre gli avrà creduto, stavolta.

Cosa spinge una donna a sposare un serial killer? Può essere il desiderio di redimerlo, specie se la donna si convince che lui in fondo è una vittima, qualcuno che solo lei può salvare e aiutare. Poi, c’è da considerare che (naturalmente nell’ottica di una relazione sentimentale distorta) l’assassino in galera è pur sempre uno che non può tradirla. Come farebbe? Sta dentro! E’ un uomo che, spesso, riversa tutto il suo bisogno di avere accanto qualcuno in quelle lettere e in quelle visite, diventando il più premuroso dei premurosi, il più romantico dei romantici. In alcuni casi, poi,  c’è il piacere morboso di venire a conoscenza di particolari segreti dei delitti, che in fondo è un pò come averli commessi, no? Sono, spesso, donne con un’autostima davvero bassa, perché bisogna pur credere di valere poco se quello che ci si merita è un Ted Bundy. O Ricardo Ramirez, o John Gacy. Cioè la feccia della feccia.

di Redazione