Archivi di CN: l’evasione da Alcatraz. Ce la fecero davvero o sono morti?

Era il 1962 quando accadde l’impossibile. Tre uomini riuscirono ad evadere da quello che era considerato uno dei luoghi più duri e sicuri del sistema carcerario americano, il penitenziario di Alcatraz, sull’omonima isola nella baia di San Francisco. The Rock. Non che altri non ci avessero provato (anzi, Cole e Roe ce l’avevano anche fatta, nel 1937), ma quella di Frank Morris e dei fratelli Anglin è la più nota (complice il film con Clint Eastwood). Ed ecco perché questa foto: che è quella in cui il Federal Senior Correctional Officer Walron se ne sta seduto, con aria sconsolata, a guardare la causa di tutto. Una grata di areazione, che gli venisse un colpo. Una stupidissima grata di areazione, nella cella 138 del blocco B. D’altronde, uscire dalla porta (dotata peraltro di un sistema elettrico di apertura e chiusura) sarebbe stato impossibile, così come sfuggire alle ripetute conte quotidiane. Ma i tre uomini trovarono il punto debole. Smontarono la grata e si ritrovarono in una intercapedine dove, a parte i topi, c’era una scala che portava sul tetto. Da lì, evitando i potenti fasci di luce dei riflettori, saltarono di edificio in edificio, fino a calarsi al suolo. In cella avevano lasciato delle finte teste, accuratamente costruite e verniciate sottraendo materiale dai laboratori, che misero sotto le coperte a dare l’impressione che fossero lì, a dormire. Poi aspettarono la notte giusta. Avevano con loro un rudimentale canotto, costruito saldando tra loro impermeabili. Lo gonfiarono e si gettarono nelle acque della baia.

E fu lì che si concluse l’evasione. Certo, non li hanno mai ritrovati. Ma provate a pensare alle acque della baia di San Francisco. A quanto erano fredde, anche se era uno notte di giugno. L’escursione termica non scherza, da quelle parti. Anni dopo fecero un esperimento. Costruirono un canotto con lo stesso metodo, lo misero in acqua e …puff! Si sgonfiò dopo pochi metri. E a nuoto era impossibile provarci, per via delle forti correnti che portavano e portano fuori dalla baia in oceano. A nuoto, sono due km e mezzo dalla terraferma. E poi nessuna soffiata, non se ne seppe più nulla di Morris e degli Anglin, per tutti gli anni a venire. Furono dati per morti.

Ma nel dicembre dello stesso anno, due uomini riuscirono ad allargare le sbarre della finestra delle cucine, raggiunsero la spiaggia e si gettarono in acqua. Uno fu ripreso subito, l’altro fu beccato ore dopo sulla spiaggia di San Francisco, in piena ipotermia. Dunque era possibile farla a nuoto! Nei mesi scorsi, poi, il nipote di uno dei fratelli Anglin ha pubblicato la foto dei nonni, invecchiati ma liberi, che negli anni successivi se ne stavano al sole brasiliano…

Stai a vedere che la storia di quell’evasione è tutta da riscrivere. Non è che gli Anglin e Morris ce la fecero per davvero?

di Fabio Sanvitale