di Valentina Magrin
21 dicembre 2010: inizia la requisitoria del pm Ilaria Calò. Raniero Busco, sostiene il rappresentante dell’accusa, è l’assassino di Simonetta Cesaroni. Nell’ufficio dove è stato trovato il corpo della ragazza non c’è traccia di colluttazione e questo dimostrerebbe il fatto che la vittima conosceva il suo assassino. Quel 7 agosto 1990 tra i due doveva esserci un chiarimento, visto le continue tensioni che caratterizzavano il loro rapporto. Ci sarebbe quindi stato un rapporto sessuale tra i due, nel corso del quale Raniero Busco avrebbe dato un morso sul seno della ragazza. Per reazione Simonetta avrebbe preso in mano un tagliacarte e il fidanzato le avrebbe allora dato un ceffone, facendola cadere a terra e facendole perdere i sensi. Busco, sempre secondo l’accusa, nel corso degli anni ha mentito, si è contraddetto e ha fornito alibi risultati poi falsi. La requisitoria, durata 4 ore, è stata interrotta e riprenderà il 7 gennaio. La verità processuale sulla morte di Simonetta Cesaroni potrebbe essere vicina.
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GIALLO DI VIA POMA: LA CRONOLOGIA DEL PROCESSO A RANIERO BUSCO