Delitto dell’Olgiata: la confessione di Winston e gli ultimi sviluppi sulle indagini

winston manuel

Roma, 04 aprile 2011

“Avevo bisogno di lavorare e quella mattina decisi di andare alla villa. Per farmi coraggio ricordo di essermi bevuto un bicchiere di whisky”.

Ecco quanto raccontato da Winston Manuel Reves durante l’interrogatorio nel quale a confessato, a distanza di vent’anni, l’omicidio della contessa Alberica Filo della Torre. L’uomo dichiara di essere entrato indisturbato dal garage, visto che conosceva la combinazione d’accesso e visto che i cani erano abituati alla sua presenza, quindi non avrebbero abbaiato.

“Ad un tratto ho incontrato la contessa e siamo arrivati alla camera da letto dove abbiamo cominciato a discutere”. Poi la discussione si è fatta più concitata, tanto che il filippino ricorda di aver afferrato uno zoccolo. Sulla fase omicidiaria però non ha alcun ricordo. Sostiene invece di non aver rubato alcun gioiello (mentre dalla camera della contessa mancheranno alcuni preziosi) e, infine: “Sono scappato dalla porta finestra allontanandomi attraverso il tetto della villa”.

Winston racconta poi di aver confessato alla sua attuale moglie (sposata in seconde nozze) l’omicidio, ma di non essere stato creduto. Ma gli inquirenti si chiedono se oltre alla moglie qualcun altro sapesse. In particolare, vogliono capire se è davvero possibile che nessuna delle persone presenti nella villa dell’Olgiata la mattina del 10 luglio 1991 abbia visto il filippino. Violeta Alpaga e Remedios Ancheta, due connazionali di Winston che lavoravano come domestiche presso la famiglia Mattei, interrogate all’epoca dei fatti erano rimaste in silenzio. Ora probabilmente verranno risentite, allo scopo di far chiarezza su tutti i punti della vicenda.

Questa mattina è in corso un vertice presso la Procura di Roma per decidere le prossime mosse: il pubblico ministero Francesca Loy e il tenente colonnello dei carabinieri Bruno Bellini stabiliranno i prossimi interrogatori, sia di Winston Manuel che di altri testimoni, nonché eventuali altri accertamenti sul caso.

Sempre oggi, sarà inoltrata la richiesta di archiviazione per Roberto Iacono, il giovane vicino di casa della contessa Filo della Torre da sempre indagato per la morte di Alberica: “Finalmente è finito un incubo” ha detto Iacono nel corso della trasmissione “Quarto Grado”, in onda venerdì scorso su Rete 4, “Sono stati 20 anni lunghissimi, in cui ho dovuto sopportare molte rinunce. Mi sono circondato di due o tre amici fidati, ho dovuto rinunciare al lavoro”.

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