Morosini: iniziata l’autopsia. Le coordinate del conto corrente per la sorella

 

morosiniÈ iniziata intorno alle 11 l’autopsia sul corpo di Piermario Morosini, il venticinquenne calciatore del Livorno morto per arresto cardiaco sabato alla mezzora del primo tempo della partita Pescara – Livorno. L’autopsia (che durerà almeno 4 o 5 ore) è stata affidata al medico legale Cristian D’Odivio e alla tossicologa Simona Martello, che avranno 60 giorni di tempo per comunicare alla Procura i risultati. Già oggi, comunque, dovrebbe essere possibile escludere alcune cause materiali del decesso.

Attualmente è stato aperto un fascicolo contro ignoti: “l’ipotesi generica è quella di omicidio colposo. Tutto questo qualora dall’autopsia emergano ipotesi di rilevanza penale” ha spiegato il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Todeschini. “È un evento triste – ha continuato la Todeschini – cerchiamo di capire se questo ragazzo ha avuto qualcosa che proprio l’attività sportiva ha messo in risalto, perché magari in una persona normale che non fa attività ad alto livello certe problematiche possono non emergere”. Anche il padre di Morosini, alcuni anni fa, fu stroncato da un infarto: si indagherà quindi per stabilire anche l’eventuale ereditarietà di un disturbo cardiaco.

Nel frattempo continuano le polemiche legate all’assenza dei defibrillatori dai campi di gioco. Netta la posizione a riguardo di Francesco Ghirelli, direttore della Lega Pro: “Entro giovedì vogliamo una dichiarazione scritta dai presidenti dei club della disposizione data a inizio stagione della presenza in campo in prima e seconda divisione dei defibrillatori. Se non è così domenica non si gioca”. Un altro tipo di intervento sarà “a medio periodo – continua Ghirelli – ieri ho incontrato Maurizio Casasco e abbiamo deciso di fare un protocollo in settimana tra noi e la federazione medico sportiva che abbia al centro il sistema di gestione dell’emergenza in campo. Organizzazione, formazione e intervento che va dall’idoneità ai giocatori a quella dello stadio. Siamo preoccupati di una cosa: succede una tragedia gravissima, se ne parla quattro-cinque giorni e poi riesplode al prossimo incidente”.

IL CORDOGLIO DEI COMPAGNI – Antonio Di Natale, amico di Piermario Morosini e capitano dell’Udinese (squadra dalla quale proveniva Morosini, prestato poi al Livorno), ai microfoni di Radio Monte Carlo ha fatto delle dichiarazioni molto significative e che fanno riflettere: “Giocare ogni 3 giorni è molto difficile, il calcio italiano va troppo veloce. Però credo che quello che è successo a Mario sia stata una sfortuna. Io parlo di me, perché ormai sono più di 18 anni che gioco a calcio. Già l’anno scorso avevo pensato di ritirarmi perché non riesco più a dormire, faccio fatica ad andare a letto. Vediamo di giocare le ultime 6 partite per Mario, giocherò per lui e poi vedremo”.

morosiniMorosini “era un ragazzo fantastico – ribadisce Di Natale –  che veniva ad allenarsi con il sorriso. Non so, è due giorni che non dormo perché è impossibile con quello che è successo. Lo conoscevo da 7 anni, non mi ha mai fatto capire che non aveva il padre, che non aveva la mamma. Era un ragazzo sempre con il sorriso, aiutava sempre tutti. Io ho saputo due anni fa che aveva questi problemi. Era un ragazzo che voleva vivere e faceva vivere tutti. Morire così a 25 anni è una cosa fuori dal normale. Un ragazzo bravissimo, di vita. Quello che posso fare per questo ragazzo, per la sorella (disabile, ndr), lo farò. Ci sono tanti giocatori, di Serie A e di Serie B che vogliono aiutare questa ragazza: Mario teneva molto a lei e noi cercheremo tutti insieme di darle una mano”. “Vedendo le partite di Real Madrid e Barcellona che hanno rispettato un minuto di silenzio – conclude – mi sono emozionato. Spero che anche lui lo abbia visto”.

IL CLUB DELL’UDINESE HA APERTO UN CONTO CORRENTE PER SOSTENERE LA SORELLA DI PIERMARIO MOROSINI, ECCO LE COORDINATE:
«Piermario Morosini» – Udinese per la Vita onlus Banca di Credito Cooperativo di Manzano, filiale di Udine – 
Codice Iban: IT 12 B 08631 12300 000100852888